Svolta Inter, senza di lui i nerazzurri sono cambiati. Inzaghi ha fatto la scelta giusta

Inter, la svolta sembra essere finalmente arrivata. Tutto grazie ad una grandissima assenza nell’11 titolare.

L’Inter ha iniziato la stagione davvero a rilento. Sono arrivate delle vittorie, seguite da sconfitte pesanti come quelle contro Milan, Lazio e Udinese, che hanno fatto sprofondare gli uomini a disposizione di Simone Inzaghi fino alla settima posizione in campionato e in una crisi che pareva essere veramente senza fine. Per fortuna però così non è stato, grazie ad un match chiave su tutti: Inter-Barcellona 1-0, partita che ha permesso ai nerazzurri di conquistare fiducia e di ritrovare il sorriso.

skriniar dzeko
Skriniar e Dzeko (Foto LaPresse)

Dopodiché, ha cambiato faccia; 1-2 sul Sassuolo, pareggio spettacolare contro i Blaugrana al camp Nou e un’altra vittoria netta sulla Salernitana. Nulla è stato fatto di concreto ancora fra campionato e Champions League, ma di sicuro prestazioni e risultati mostrano tutta un’altra squadra rispetto a inizio stagione. E forse, un fattore determinante in questo senso è stato un rivoluzionario cambiamento che potrebbe davvero aver reso l’Inter una squadra più solida ed energica rispetto a qualche partita fa.

Inter: un uomo dietro al cambiamento

Se c’è un giocatore più di tutti gli altri dietro al cambiamento di questa Inter, forse quello è André Onana. Senza stare a svilire inutilmente e illogicamente Samir Handanovic, per quanto riguarda il portiere camerunese, che aveva già debuttato in precedenza nei match di Champions League con la maglia dell’Inter, si è trattata di conferma dopo conferma tra coppa e campionato. Motivata non solo da dei riflessi notevoli – la differenza anagrafica il suo lo fa – ma anche da una leadership ed un gioco con i piedi semplicemente pulito e perfetto.

L'abbraccio fra Hakan Calhanoglu e André Onana (LaPresse) 18 ottobre 2022 zonainter.it
L’abbraccio fra Hakan Calhanoglu e André Onana (LaPresse)

Basti pensare al lancio per Lautaro Martinez per il momentaneo 2-3 contro il Barcellona, per dirne uno. Probabilmente, da ciò è scaturita una maggiore sicurezza difensiva e anche offensiva da parte di una squadra più unita che mai in fase di possesso come di non possesso. Perché avere un leader di tale portata, anche quando si subisce un gol, al di là di parate e non parate e di successi o non successi, fa tutta la differenza del mondo.

Ma Samir Handanovic non va dimenticato

E’ vero che Onana dà più sicurezze all’Inter (che ha ingranato per molti altri motivi al di fuori del portiere), come lo è che non si può dimenticare quanto ha fatto per i nerazzurri e quanto ancora continua a fare Samir Handanovic. Leader silenzioso, campione dentro e fuori dal campo che non ha mai abbandonato la nave fino a divenirne capitano. Adesso, con l’estremo difensore a fine carriera, è assai facile dimenticare ciò che è stato per far posto a ciò che non è più adesso. Ma il numero uno di casa Inter con Spalletti, Conte e Inzaghi è sempre stato lui.

Samir Handanovic (LaPresse) 18 ottobre 2022 zonainter.it
Samir Handanovic (LaPresse)

Adesso è giusto che giochi Onana. Perché è leader e portiere convincente. E perché, tutto sommato, anche l’età parla chiaro. Ma questo non sta a significare che bisogna scordare ciò che ha dato Samir alla causa nerazzurra. E che continua a dare ancora oggi, dalla panchina incitando i compagni in tante battaglie da 90 minuti l’una. Da vero capitano che, peraltro, è e rimane.

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