Continua il dibattito sul tema nuovo stadio. Il dirigente fa chiarezza e mette in chiaro: “Purtroppo non possiamo”
Per riportare il calcio italiano ai fasti di un tempo, inutile dirlo, è indispensabile riuscire a migliorare l’appeal del prodotto serie A e a colmare l’importantissimo gap economico che al momento esiste tra le nostre squadre e i club esteri. Inutile dire che molto di questo processo passa dalla realizzazione di uno stadio di proprietà per i club, che possa aumentare ricavi, blasone e appartenenza del club e dare una spinta in avanti al processo di crescita.
Se la Juventus ormai da anni ha già un impianto di sua proprietà, Inter e Milan sono ancora alle prese con la complicata questione nuovo stadio. Se le due squadre sembrano viaggiare compatte sul progetto di uno stadio in comune da fare sorgere al posto dello storico San Siro, passare ai fatti sembra una questione decisamente più complicata. Innanzitutto per l’importanza dello Stadio Meazza, con l’opinione pubblica che è in buona parte insorta all’idea di separarsene.
I problemi logistici e burocratici di realizzazione dell’impianto sono davvero molti, e la situazione procede a rilento. I tifosi, intanto, aspettano notizie sulla “casa” della loro squadra del cuore.
Nuovo stadio, parla Antonello: “Non possiamo risolvere tutti i problemi”
A provare a fare chiarezza sulla questione nuovo stadio ha pensato Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter per quanto riguarda le attività aziendali. Il dirigente ha confermato che la trafila per il nuovo stadio è al momento allo stadio di progettazione preliminare. I due club stanno al momento ascoltando idee e suggerimenti. Anche se, chiarisce Antonello “Non si può pensare che siano Inter e Milan a risolvere il tema delle infrastrutture di Milano e della Lombardia. Facciamo il massimo, ma le risorse non sono illimitate al punto da risolvere tutti i problemi”.
La questione, insomma, procede a rilento, tanto che si è dovuto dire addio all’ipotesi di tenere l’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina nel nuovo stadio, come invece si era auspicato all’inizio dei discorsi per il nuovo stadio. I lavori non partiranno prima del 2024.
Tra i rallentamenti, però, non sembrerebbero esserci le questioni societarie legate ad una possibile vendita dell’Inter, ipotesi emersa nelle ultime settimane sui media. “E’ un progetto che si autofinanzia, che comunque vada deve dare sostenibilità ai club” ha assicurato Antonello. Indipendentemente dalle varie questioni, i club vedono lo stadio come un passo fondamentale per tornare ad essere competitivi anche in Europa.
Quanto al modo in cui lo stadio verrò finanziato, Antonello ha annunciato che il progetto non avrà impatti sulle casse dei club, ma verrà realizzato con un veicolo ad hoc ed è un project financing studiato appositamente per la realizzazione del progetto. In mezzo a tanta incertezza, la sicurezza è che Inter e Milan intendono risolvere quanto prima la questione.