Un ex nerazzurro si è reso protagonista di un gesto eroico ed ha chiarito quanto accaduto e vissuto in prima persona.
Una notizia di quelle che fanno scalpore e suscitano sentimenti di rabbia e sgomento nell’opinione pubblica, sia per il gesto che per i riflessi che ha avuto.
Nella tragedia cha avuto luogo ieri nel centro commerciale Milano-Fiori di Assago un 46enne ha ucciso una persona, ne ha ferite altre con un coltello rimediato al supermercato Carrefour, ed ha mandato nel panico tutti i presenti. Nella triste vicenda è rimasto ferito anche il calciatore del Monza Pablo Marì, che ha dovuto fare ricorso ad una operazione urgente ma fortunatamente non è in pericolo di vita. C’è però una vittima della furia di un uomo, che urlava e colpiva con l’arma, in una vicenda che ha sconvolto la nazione. A consegnarlo ai Carabinieri, intervenuti sul posto, è stato proprio un ex nerazzurro, che con prontezza e tanto coraggio ha evitato altri feriti in un bilancio già drammatico.
Tragedia al centro commerciale: il gesto eroico dell’ex calciatore
Veloce in campo, rapidissimo nel compiere un gesto davvero eroico. A fermare la furia dell’uomo che al centro commerciale ha ucciso una persona e ne ha ferite altre 5, è stato Massimo Tarantino. Lo ha bloccato insieme ad altri uomini e lo ha consegnato alle forze dell’ordine intervenute sul posto.
Il difensore 51enne, nato a Palermo, vanta una carriera di Serie A di tutto rispetto. Ha militato nel Napoli di Maradona e poi di Zola, ha giocato con il Bologna di Roberto Baggio e poi ancora con Beppe Signori, ed è stato anche protagonista nelle stagioni in nerazzurro in cui c’era anche Ronaldo. Corsa, carattere, grinta. Queste le caratteristiche del calciatore. Poi il corso da direttore sportivo, le collaborazioni con Bologna e Roma e poi l’avventura da direttore tecnico della Spal.
Ieri Tarantino è stato provvidenziale, ma ha chiesto di non essere chiamato eroe. “Non ho fatto niente – ha dichiarato ai giornalisti giunti sul posto – non chiamatemi eroe“. Quell’intervento però è servito ad evitare altri feriti o purtroppo vittime in un episodio drammatico.