Matteo Renzi si scaglia contro i club di Serie A sul fronte aiuti statali: “Non si può sempre chiedere. Ecco cosa è vergognoso…”
La pandemia da Coronavirus ha avuto effetti davvero devastanti sull’economia globale. Per effetto del lockdown e delle restrizioni che si sono dovute attuare per contrastare il contagio del devastante virus la maggior parte dei settori produttivi ha fatto registrare importanti perdite. Tra le realtà che sono state messe più a dura prova dalla pandemia c’è sicuramente l’industria che ruota intorno al mondo del calcio. Dalle sponsorizzazioni ritirate o pagate in ritardo alla chiusura degli stati al pubblico e di ogni tipo di evento: le società calcistiche sono state messe davvero a dura prova e hanno visto in pochissimo tempo diminuire sensibilmente i propri ricavi a fronte di costi sempre uguali, con un conseguente crollo a piccolo dei bilanci.
In una situazione già di per sé complicata come quella in cui verte il calcio italiano, il Coronavirus è stata una vera sentenza per molte società, che tutt’ora faticano a riprendersi dagli effetti davvero devastanti dell’ultimo biennio. Per evitare un crollo dell’industria del calcio, una di quelle nel quale girano maggiori soldi e interessi, le società hanno richiesto l’intervento dello stato, chiedendo un aiuto dal punto di vista delle tasse e dei sostegni.
Sull’argomento degli aiuti statali è intervenuto ai microfoni di TvPlay anche Matteo Renzi. L’ex premier e senatore si è espresso in modo abbastanza critico nei riguardi degli aiuti statali in vantaggio delle squadre di calcio. “Devono imparare a gestire i bilanci” ha detto. “Non si può chiedere allo stato se c’è un problema”. Secondo Renzi, le società dovrebbero imparare a gestire meglio i propri soldi e la questione diritti televisivi. “E’ vergognoso che si debba rateizzare i soldi alle squadre di Serie A” ha detto.
Renzi spinge le società a puntare su merchardising e vendita del prodotto. “Si cresce così, non facendo emendamenti” ha scritto. In particolare, il politico sembra avere il dente avvelenato con il presidente della Lazio Lotito, reo di avere spesso contestato la sua posizione.
Le società, insomma, dovrebbero imparare a camminare sulle proprie gambe e a gestire meglio le proprie risorse, anche per quanto riguarda le faraoniche campagne acquisti. “Ognuno deve fare il mercato che può fare, purché sia con soldi veri” ha detto.
Renzi ha portato come esempio il modello della Premier, dove grazie al lavoro comune e alla volontà di tutelare le proprie squadre e valorizzare il proprio prodotto si è arrivati a costruire un modello oggi senza alcun tipo di eguali in Europa. Un aspetto in cui in Italia deve ancora lavorare, senza alimentare divisioni ma lavorando insieme per riportare il calcio italiano ai vertici come lo era un tempo.
Chiusura anche sul polverone che ha coinvolto la Juventus: “Sono antijuventino, ma anche garantista. Si farà il processo nelle sedi opportune. Non si limiterà alla Juventus, serve prudenza” ha avvisato.
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